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Joseph-Arthur de Gobineau (1816-1882) viaggiò a lungo fra la Germania, la Svezia, il Brasile, l'Egitto, la Turchia, la Russia, la Persia, sostando per qualche anno in Grecia dove visse, tra Atene, Corfù, le Cicladi, il periodo più felice della sua esistenza. Dai suoi viaggi verso l'Oriente trasse le atmosfere dei racconti raccolti nel libro, in cui l'esotismo, filone che all'epoca della loro stesura conosceva una stagione floridissima, è investito da una luce particolare, inconfondibile, marezzata di ironia ma anche di sgomento.